Fattoria Zerbina
Ceregio Sangiovese

Romagna DOC

12,00 €

iva inclusa

Luogo

Marzeno (Ravenna)

Tipologia

Rosso

Vitigni

Sangiovese

Alcol

13

Formato

750 ml

Vigna

Alberello

Terreno

Matrice argillo-calcarea e alluvionale

Vinificazione

Fermentazione alcolica in vasche di acciaio di media capacità con vinificazione di 10-12 giorni

Affinamento

In vasche di acciaio e di cemento di media capacità

Note di degustazione

Rosso rubino intenso. Spiccano i frutti rossi in modo particolare la ciliegia e la melagrana. Di buona corrispondenza col naso, succoso e vinoso, con tannino di buona fittezza.

Regione

Emilia Romagna

Nazione

Italia

Bottiglie Prodotte

90000

Abbinamento generico

Antipasti e primi di verdure e carne

Calice Consigliato

Temperatura di servizio

Finestra bevibilità

Bevi ora, o attendi

Potenziale evolutivo

3-5 anni

Riconoscimenti

Gambero Rosso 2016 - 3 bicchieri

Scheda Produttore

La storia enologica della Zerbina ebbe inizio nel 1966 quando Vincenzo Geminiani, subito dopo l’acquisto dell’omonimo podere, decise di piantare i primi vigneti e di iniziare la produzione di vino, ottenendo fin da subito numerosi riconoscimenti. La vera svolta qualitativa avvenne dal 1987 quando sua nipote Cristina Geminiani, decise di tuffarsi in prima persona in questa “avventura” nella conduzione agronomica ed enologica, avendo fin da subito come obiettivo la valorizzazione dei vitigni più territoriali: il Sangiovese e l’Albana. Questo impegno agronomico-enologico si tradusse in soli due anni nella messa a dimora della prima vigna ad alberello ad alta densità, scelta più che all’avanguardia dell’Italia di quegli anni, e nella sperimentazione delle selezioni clonali del Sangiovese sia romagnole che toscane. Altrettanto innovativo fu l’approccio con l’Albana, fino ad allora conosciuto più per la sua generosità che per la sua finezza, in funzione della quale volle tentare la via della muffa nobile in pianta e della vendemmia a scalare in stile Sauternes. Sulla sorta di quanto da alcuni anni stava avvenendo in Toscana sviluppò parallelamente il progetto di assemblaggio Sangiovese e vitigni internazionali e in tempi più recenti il recupero di un antico vitigno, Ancellotta, spesso considerato un semplice correttivo del colore, che su questi terreni e con rese limitatissime dà origine a vini di notevole struttura e personalità, ideale a sposarsi in piccola percentuale alle migliori partite di Sangiovese.

Scheda Produttore

La storia enologica della Zerbina ebbe inizio nel 1966 quando Vincenzo Geminiani, subito dopo l’acquisto dell’omonimo podere, decise di piantare i primi vigneti e di iniziare la produzione di vino, ottenendo fin da subito numerosi riconoscimenti. La vera svolta qualitativa avvenne dal 1987 quando sua nipote Cristina Geminiani, decise di tuffarsi in prima persona in questa “avventura” nella conduzione agronomica ed enologica, avendo fin da subito come obiettivo la valorizzazione dei vitigni più territoriali: il Sangiovese e l’Albana. Questo impegno agronomico-enologico si tradusse in soli due anni nella messa a dimora della prima vigna ad alberello ad alta densità, scelta più che all’avanguardia dell’Italia di quegli anni, e nella sperimentazione delle selezioni clonali del Sangiovese sia romagnole che toscane. Altrettanto innovativo fu l’approccio con l’Albana, fino ad allora conosciuto più per la sua generosità che per la sua finezza, in funzione della quale volle tentare la via della muffa nobile in pianta e della vendemmia a scalare in stile Sauternes. Sulla sorta di quanto da alcuni anni stava avvenendo in Toscana sviluppò parallelamente il progetto di assemblaggio Sangiovese e vitigni internazionali e in tempi più recenti il recupero di un antico vitigno, Ancellotta, spesso considerato un semplice correttivo del colore, che su questi terreni e con rese limitatissime dà origine a vini di notevole struttura e personalità, ideale a sposarsi in piccola percentuale alle migliori partite di Sangiovese.

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