Torricino
Cevotiempo Taurasi

Taurasi DOCG

28,00 €

iva inclusa

Luogo

Tufo (Avellino)

Tipologia

Rosso

Vitigni

Aglianico

Alcol

14

Formato

750 ml

Vigna

Cordone speronato

Altitudine

500/550 mt

Esposizione

Sudest

Terreno

Argilloso - calcareo

Vinificazione

Le uve sono diraspate e fermentate in vasche di acciaiocon macerazione su buccia per diverse settimane, fino alla completa esecuzione anche della malolattica

Affinamento

24 mesi in botti di rovere da 10hl e almeno 12 mesi in bottiglia

Note di degustazione

Di colore rosso rubino intenso. Bouquet ampio e
complesso al naso. Al naso ha profumi di prugne, visciole e amarene con note di spezie e tabacco. In bocca la naturale freschezza del vitigno si accompagna di tannini estremamente fini e note balsamiche.

Curiosità

Cevotiempo"è un termine dialettale irpino, che indica la necessità che il tempo trascorra perché questo
vino possa esprimersi al meglio.

Regione

Campania

Nazione

Italia

Cru

si

Bottiglie Prodotte

2000

Abbinamento generico

Adeguato a cacciagione e formaggi stagionati. Si abbina molto bene anche con piatti con sughi a lunga cottura e di spiccata sapidità

Abbinamento territoriale/fantasioso

Mugnatielli Irpini

Calice Consigliato

Temperatura di servizio

Finestra bevibilità

Bevi o Attendi

Potenziale evolutivo

oltre 10 anni

Scheda Produttore

L’azienda muove i primi passi all’inizio degli anni ’70, quando Vitantonio Di Marzo diede avvio ad una radicale revisione della gestione delle vigne, sviluppate oggi su otto poderi nelle zone vinicole più vocate nel Comune di Tufo. Per produrre il Greco, a dimostrazione dell’intransigente tensione verso la qualità che Stefano, il figlio, ha scelto come priorità nella produzione, non viene presa in considerazione uva proveniente da vigne con meno di dieci anni di età. E così i cru di Tufo: Vignale, Ripa ai Corvi, Serrone, Torricino, Campanaro, Fellone, Santo Stefano e Saude, trovano nei Greco di Torricino espressione puntuale, anche in quello, di moderna concezione, che matura in legno, senza esserne minimamente limitato nella spinta aromatica. Il giovane Stefano ha le idee molto chiare su ciò che dev’essere il Greco in quest’area: un vino che della tradizione contadina locale conservi i caratteri estrattivi e non rinunci mai al giallo dorato, alle note di pasticceria, all’opulenza gustativa, come contromisura della spiccata acidità del vitigno. Elementi che si ritrovano anche nel Fiano. "La prima regola - sostiene Stefano - riguarda la cura del Vigneto. La Terra fa parte della nostra vita, ed il possederne una superficie ristretta, ha favorito in noi un rapporto diretto ed immediato, per cui ci occupiamo della Terra come della nostra casa." Ed è proprio la natura dei terreni a fare la differenza: Tufo ha legato per anni la sua economia alle miniere di zolfo scoperte nel 1866 e questo spiega perchè lo zolfo ed i suoi umori siano così radicati nella storia di questa terra, tanto da ritrovarne una nota sottile anche nel profumo dei vini.

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