Borgogno Barolo

Barolo DOCG

90,00 €

iva inclusa

prodotto esaurito

Luogo

Barolo (CN)

Tipologia

Rosso

Vitigni

Nebbiolo

Alcol

14,5

Formato

750 ml

Vigna

Barolo – M.G.A.: Liste, Fossati, Cannubi, Cannubi San Lorenzo e San Pietro delle Viole. Guyot. 4.000 ceppi per ettaro

Altitudine

290-370 mt. s.l.m.

Esposizione

Sud/sud – est

Terreno

Marne calcareo argillose

Vinificazione

Dopo la vendemmia manuale nei nostri cinque vigneti storici nel comune di Barolo, in cantina le uve vengono diraspate e pigiate. Segue fermentazione spontanea in grandi vasche di cemento, ad una temperatura compresa tra i 22° ed i 28° per circa 15 giorni. Successivamente avviene la macerazione a cappello sommerso sempre in cemento per 20 giorni, momento nel quale si verifica anche la fermentazione malolattica.

Affinamento

Il vino viene travasato in grandi botti di rovere di Slavonia dove affinerà per oltre 24 mesi. A seguire passaggio in cemento e successivo imbottigliamento.

Note di degustazione

Rosso rubino con riflessi granata. Al naso sentori di frutta rossa e note speziate. Piacevole acidità che porta freschezza. Tannino fine e dolce.

Regione

Piemonte

Nazione

Italia

Abbinamento generico

Secondi di carne della tradizione piemontese

Abbinamento fantasioso

Spaziando tra le tradizioni mondiali troviamo nell’Est Europa il gulasch. Andando in Giappone invece pensiamo ai gyoza (ravioli fritti ripieni di cipollotto, carne di maiale marinata e spezie); alla carne cotta alla griglia (yakiniku), come il manzo; perché no il pesce, come il Black Cod (pesce azzurro dell’Alaska marinato con zucchero, sake, miso).
Negli Stati Uniti d’America pensiamo al manzo (angus, wagyu, bue nostral, longhorn) nei vari tagli: brisket (punta di petto), beef ribs (costine). Una ricetta è per esempio l’onion stout beef.

Calice Consigliato

Temperatura di servizio

Finestra bevibilità

Bevi ora o attendi

Potenziale evolutivo

oltre 50 anni

Riconoscimenti

 

Scheda Produttore

Il nome Borgogno è la casa vinicola piu' antica delle Langhe e del Piemonte: nasce, infatti, nel 1761 con Bartolomeo Borgogno. Vanta alcuni primati unici: nel 1861 il Barolo Borgogno sigilla il patto della nascita dell’Unità d’Italia, e nel 1908 viene servito allo Zar di tutte le Russie in visita a Racconigi. La svolta avviene nel 1920, quando Cesare Borgogno inizia ad esportare all’estero, ma la sua intuizione più grande viene quando decide di “dimenticarsi” metà di produzione di Barolo Riserva, vendendola dopo 20 anni, comprendendo la grande versatilità e la potenza del Nebbiolo. Quello di Borgogno è un elogio alla lentezza: scelgono di avere il tempo di comprendere le cose e farle nel modo giusto. La cura e l’attenzione in vigna è fondamentale, usando prodotti di origine organica, che hanno portato nel 2019 ad avere la prima vendemmia Biologica Certificata, così come la loro vinificazione segue ancora le regole della produzione tradizionale. La scelta di mantenere 8 dei 39 ettari posseduti coltivata a bosco è per sostenere la biodiversità della fauna di Langa, per fare sì che non venga inghiottita dalla coltivazione massiva di viti.

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